L’isola di San Pietro è un’isola di circa 7 chilometri (4 miglia) dalla costa sud-occidentale della Sardegna, di fronte alla penisola di Sulcis. Con 51 chilometri quadrati (19,7 mq) è la sesta isola più grande d’Italia per area. I circa 6.000 abitanti sono concentrati soprattutto nella città di pescatori di Carloforte, l’unico comune dell’isola. È incluso nella provincia del sud della Sardegna. È il nome di San Pietro.
L’isola è collegata da regolare servizio di traghetti per Portovesme e Calasetta.
L’isola è nota fin dall’antichità. I fenici lo chiamavano Enosim o Inosim, mentre per il greco era Hieracon Nesos e per i romani Accipitrum Insula (Sparrowhawk Island). Quest’ultimo deriva dalla presenza del piccolo falco di Eleonora, che è ancora presente sull’isola. San Pietro è oggi sede di rimanere dalle civiltà fenicia, romana e sarda.
Secondo una leggenda, l’isola è chiamata così perché San Pietro visitò l’isola nel 46 dC.
Nel XVIII secolo l’allora disabitato San Pietro fu colonizzato da persone di lingua ligure e etnia, provenienti dalla colonia della Repubblica di Genova a Tabarka dopo essere stata assunta dal Bey di Tunisia. Oggi la maggior parte della popolazione ha conservato una variante del dialetto genovese, denominato Tabarchino, che si parla anche nella parte settentrionale della prossima isola di Sant’Antioco, a Calasetta, di stessa origine.